Leggere fumetti è sempre stata una mia passione, il giovedì per me era un appuntamento immancabile in edicola e ancora oggi conservo scatoloni pieni di Topolino. Mi piacerebbe se tra qualche anno il mio piccolo Furbetto volesse rispolverarli ma sicuramente, se lo desidererà, correremo insieme in edicola a comprarne di nuovi.
In particolare, sono felicissima che dal 2016 la rivista Topolino abbia avviato un progetto di divulgazione scientifica: Topolino Comic&Science. Oltre a storie che parlano di fisica e chimica, nel novembre del 2017, sul Topolino 3232, è stata pubblicata una storia di matematica: Paperino e i ponti di Quackenberg. Si tratta di una rivisitazione in chiave “papera” del famoso Problema dei sette ponti di Konigsberg la cui soluzione, pubblicata da Leonard Euler nel 1736, pose le basi per una nuova branca della matematica, ovvero la teoria dei grafi.
Devo confessarvi che quel numero me lo sono perso (vediamo se riuscirò a procurarmelo da qualche parte ad un prezzo accettabile), però sono orgogliosa di mostrarvi tra le mie mani il numero 3279:
La rivista è uscita in edicola il 26 Settembre e anche questa volta sono arrivata in ritardo. Fortuna ha voluto che il mio edicolante di fiducia ne avesse ancora una copia e così ho potuto dedicarmi alla lettura di Topolino e i numeri del futuro, una storia che ci conduce nella Roma del 1955 quando, all’interno dell’ Istituto Nazionale per le Applicazioni del Calcolo (INAC oggi noto come IAC), è stata assemblata la FINAC, un calcolatore elettronico che ha contribuito alla nascita della matematica applicata moderna.
Gli ideatori del soggetto sono Francesco Artibani in collaborazione con il matematico Roberto Natalini, oggi direttore dell’ IAC dove è ambientata la storia, la sceneggiatura dello stesso Artibani, mentre i disegni sono di Valerio Held.
All’interno di questo albo troviamo anche una breve intervista a Roberto Natalini che risponde a tre domande:
- Come nasce la passione per la matematica?
- Matematica e fumetto, qual è il legame?
- Il Calcolatore Finac riusciva a fare 800 operazioni al secondo. Oggi quante può farne un moderno calcolatore?
Spero che il legame matematica-fumetto vi abbia incuriosito e in futuro cercherò di consigliarvi qualche altra interessante pubblicazione. Tenetemi d’occhio! 🙂