L’estate si sa, fa rima con risate! Spensieratezza è la parola d’ordine e quindi via con le vacanze, le giornate al mare, le serate allegre con gli amici e perché no, una bella partitina a carte sotto l’ombrellone.
Non ricordo quando sia stata la prima volta che ho tenuto in mano un mazzo di carte, sicuramente ero molto molto piccola. La mia città d’origine è una località termale e da bambina trascorrevo l’estate a contatto con turisti di tutte le regioni d’Italia.
Durante il loro soggiorno, nella piccola pensione di mia nonna, erano soliti giocare a carte: scopa, briscola, scala quaranta…È così che ho imparato a conoscere tutti i tipi di mazzi in circolazione, dalle carte napoletane a quelle siciliane e piacentine, giocavo con tutte indifferentemente.
Vi starete domandando:” Cosa c’entra questo con la matematica?”. Se i libri per le vacanze sono utilissimi, avete pensato a quanti benefici possono trarre i bambini giocando a carte? Abilità logiche, abilità nel calcolo mentale, memoria: tutto in gioco con il gioco!
Un aneddoto
Se ancora non sono riuscita a convincervi dell’utilità di giocare a carte con i bambini, vi racconto un fatto successo qualche anno fa che forse vi farà cambiare idea.
Durante l’anno scolastico mi capita di dare ripetizioni di matematica. Ero stata contattata da un ragazzo che già conoscevo e il cui “limite” era soltanto la timidezza e la paura di sbagliare di fronte all’insegnante e ai compagni. Mi aveva chiamata perché questa volta, a detta sua, non capiva nulla di probabilità.
Quando abbiamo iniziato a lavorare, mi ha mostrato i problemi che non gli riuscivano. Nonostante avesse capito la teoria, di fronte agli esercizi rimaneva pietrificato. Ho iniziato a svolgerli cercando di chiarirgli tutti i passaggi, ma più andavo avanti, più mi rendevo conto che mi guardava con lo sguardo perso di chi sente parlare una lingua che non conosce.
Confesso di aver provato un attimo di smarrimento: quando vengono da te e pagano nella speranza di ricevere una sorta di illuminazione divina, ti senti investito di una grande responsabilità che mai e poi mai vorresti disilludere. Che pesci prendere?
Leggo e rileggo i testi degli esercizi: “Calcolare la probabilità che esca una figura in un mazzo da 52 carte”. Non riuscivo proprio a capire dove fosse la sua difficoltà. Decido di lasciar perdere gli esercizi che mi aveva sottoposto e iniziamo a fare i primissimi proposti dal testo di riferimento. Incredibile! Estrazioni di palline, lancio del dado…per lui? Una passeggiata!!!!
Avete capito?
Non ricordo ma sicuramente deve essere stata una di quelle notti in cui Furbetto, ancora nella pancia, non mi aveva fatto dormire. Come avevo fatto a non pensarci prima? Tutti gli esercizi che mi aveva mostrato questo ragazzo trattavano i mazzi di carte e lui….NON CONOSCEVA LE CARTE!
Matemagia
Vorrei lasciarvi con un gioco di prestigio: me lo insegnò uno dei clienti della pensione di mia nonna e ancora oggi ricordo lo stupore che provavo di fronte questo signore che mi riproponeva questo gioco all’infinito, finché non mi arrabbiavo perché non mi voleva svelare il trucco.
1.Consegnate un mazzo di 40 carte ad uno spettatore e chiedetegli di mescolarlo per bene;
2.Giratevi di spalle e chiedetegli di formare 3 mazzetti seguendo queste istruzioni:
a)Prendi una carta qualsiasi, guarda il suo valore e ponila al coperto sul tavolo;
b)sopra questa carta, mettine tante quante servono per arrivare a 10 (se per esempio la carta scelta è 7, bisogna mettere sopra di essa altre 3 carte).
3. Quando lo spettatore ha terminato ed ha completato i tre mazzetti, fatevi consegnare le carte avanzate e annunciate che siete in grado di indovinare la somma dei valori di tutte le carte che si trovano in fondo ai mazzetti.
4.Comunicate la vostra previsione; scoprite tutte le carte che si trovano in fondo ai mazzetti e fate notare che avete indovinato pienamente!
Accorgimenti da seguire
Per riuscire in una tale impresa, non si dovrà fare altro che applicare la seguente formula:
S = R – 7
dove:
-S è la somma da indovinare,
-R è la quantità rimanente di carte che vi ha consegnato lo spettatore.
Più in generale, è possibile far formare allo spettatore un numero a scelta di mazzetti, non necessariamente tre, l’importante è che si fermi quando non possiede più abbastanza carte per adottare il criterio di composizione esposto prima.
La formula da applicare in questo caso è:
S = 11*N + R – 40
dove:
-S e R sono quelli di prima,
-N è il numero di mazzetti.
Potete verificare che per N=3, ritrovate esattamente la formula precedente.
Vi è piaciuto questo gioco di prestigio? La spiegazione è tutta matematica! Se volete conoscerla non esitate a scrivermi, non sarò così dispettosa come il cliente di mia nonna!!! 😛 Se volete un altro trucchetto, leggete anche il mio articolo sulla Matemagica di Lino Banfi e divertitevi a stupire i vostri amici in spiaggia!
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È possibile avere la spiegazione del gioco grazie.
Certamente! Le ho inviato la spiegazione via e-mail. Si tratta di tradurre in linguaggio matematico le operazioni richieste dal mago! 🙂