Il processo di formazione del pensiero matematico comincia in tenerissima età, inizialmente in modo informale grazie alle esperienze che avvengono nel contesto familiare e sociale, successivamente in maniera più strutturata attraverso l’esperienza scolastica, sicuramente decisiva per lo sviluppo delle già numerose intuizioni che i piccoli possiedono sul numero. Se non ci credete e siete di quelli che “se non vedo non credo“, non dovrete far altro che osservare i vostri bambini nella vita di tutti i giorni per rendervi conto che posseggono un senso innato ed intuitivo delle quantità.
Ricordo ancora le urla di protesta di Furbetto, non ancora duenne, al quale avevo osato portare una dose ridotta di latte nel biberon. Stessa cosa potrebbe capitarvi se provate a distribuire delle caramelle ad un gruppetto di bimbi e ne date una di meno ad uno di essi. Di episodi come questi potrei raccontarne molti altri, semplicemente perché mi viene spontaneo notarli, come quando correndo lungo il corridoio di un albergo con la chiave in mano, a tre anni appena compiuti, piccola peste ha condotto me e l’Ing. davanti la stanza che ci era stata assegnata, capendo che al numero della chiave corrispondeva il numero sulla porta.
In realtà, tutti i bambini sono attratti in modo spontaneo dai numeri: chiedono soldi per fare un giretto sulle giostre o comprare il gelato, sanno a che ora c’è il programma preferito e quali numeri digitare sul telecomando per trovare i canali dei cartoni animati, giocano a fare la spesa al supemercato imitando mamma e papà, passeggiano per il quartiere cercando numeri di qualsiasi tipo, li leggono, li commentano e fanno domande. I bambini hanno numerose intuizioni sui numeri e li utilizzano con destrezza e naturalezza nei diversi approcci: come ordinale, cardinale e come espressione di misurazione.
L’ordinalità, ad esempio, è correlata alle esperienze di gioco in cui bisogna stabilire chi arriva prima e chi dopo, così come le attività del mettere in fila o in sequenza temporale. La cardinalità, invece, è correlata alle esperienze in cui si deve rispondere a domande del tipo: “Quanti sono? Chi ne ha di più?”. In queste situazioni vengono adottate differenti strategie: se gli oggetti sono pochi il bambino potrà dare la risposta corretta dando una semplice “occhiata” (subtizing o immediatizzazione) mentre se sono più numerosi inizierà quasi sicuramente a contarli. Anche il concetto di numero come misura è legato a molte esperienze che i bambini sperimentano quotidianamente, come preparare una torta con la mamma (date un’occhiata al video di questo articolo) o semplicemente andando dal pediatra: nessun bimbo, a partire dai primissimi giorni di vita, può sottrarsi a bilancia e metro!
Questa lunga introduzione per rassicurare i genitori che non si sentono all’altezza e si domandano come introdurre al meglio i numeri ai propri figli: in buona sostanza non dovranno fare altro che assecondare il gioco e rispondere alla curiosità dei bambini, il resto verrà in modo del tutto naturale.
Quali giochi proporre?
L’ho detto e ridetto, per i bambini, specialmente in età prescolare, il miglior modo per imparare è attraverso le esperienze di gioco. Questo vale non solo per la matematica ma anche per lo sviluppo del linguaggio, come stiamo sperimentando da un po’ di mesi con l’aiuto di una bravissima logopedista che Furbetto chiama la “dottoressa dei giochi” proprio perché, durante le sedute, abbiamo la possibilità di sperimentare quelli di cui dispone in studio. Fra i tanti, ho scoperto con grande sorpresa, ci piacciono quelli da tavolo. Lui si mette seduto tutto serio, ascolta bene le regole, assegna le pedine e stabilisce che a cominciare è sempre lui. 😅
In particolare abbiamo provato dei giochi di una casa produttrice che non conoscevo e che nella loro semplicità sono davvero ben fatti. Parlo della Orchard Toys di cui si può acquistare qualcosa direttamente sul sito, dove troverete anche attivita’ stampabili gratuitamente, oppure su Amazon. Si tratta per lo più di giochi in cartonato resistente ma molto colorati e con bei disegni. Quelli di cui voglio parlarvi hanno un chiaro riferimento ai numeri o alla matematica in generale e spero che possiate trovarli utili.
Giraffe e sciarpe
Scopo di questo gioco è quello di collezionare il maggior numero di sciarpe per la propria giraffa. A turno si lancia il dado dei colori e si pesca la carta del colore corrispondente. Sotto ogni colore si trovano i colli delle giraffe che indossano un numero variabile di sciarpe. Per completare il gioco bisogna trovare la testa corrispondente alle zampe della giraffa scelta. Alla fine bisognerà contare il numero di sciarpe collezionate e stabilire chi è il vincitore. Si tratta di un gioco davvero semplice che aiuta i bambini con il riconoscimento dei colori, con il conteggio e vi permetterà di farli riflettere su altri aspetti come per esempio ragionare sul numero come misura: “Quale giraffa ha il collo più lungo? Come si fa a stabilirlo?”. Inoltre il divertimento è assicurato!
La gara dei dinosauri
Si tratta di una sorta di gioco dell’oca dove, anziché avanzare secondo il lancio del dado, bisogna girare una ruota e individuare il numero di dinosauri disposti al centro del tavolo corrispondenti a quello indicato dalla freccia: si avanza tante caselle quanti sono i dinosauri individuati. Il primo giocatore che raggiunge il traguardo sale sul podio e vince la medaglia d’oro. Gli altri giocatori proseguono fino a decretare chi è ad aggiudicarsi il secondo e terzo posto ricevendo la medaglia d’argento e quella di bronzo. Come si intuisce chiaramente, questo gioco permette di sviluppare il concetto di numero sia come cardinale che ordinale, oltre che incoraggiare alla discussione: se qualche bimbo non individua correttamente tutti i dinosauri, difficilmente l’errore passerà inosservato agli altri!
Cattura e conta
La finalità di questo gioco è pescare il maggior numero possibile di pesci. Utilizzando il simpatico spinner a forma di polpo si sceglie la carta con il numero corrispondente di bolle. Quanti pesciolini nasconde il retro della carta? Attenzione a non pescare lo squalo perché divorerà i pesciolini in un sol boccone! In questo gioco i bambini impareranno ad associare il simbolo numerico al numero corrispondente di bolle, saranno chiamati a stabilire il numero totale di pesci pescati per decretare chi è il vincitore e sperimenteranno in modo divertente il concetto di sottrazione grazie allo squalo divoratore.