Attraverso il gioco è possibile sviluppare in maniera spontanea la capacità dei bambini in età prescolare di rapportarsi con l’ambiente circostante e di interiorizzare i concetti topologici.
Vorrei partire raccontandovi un aneddoto divertente risalente a circa tre anni fa, quando Furbetto aveva poco più di un anno.
Eravamo con il passeggino intorno casa quando, ad un certo punto, lui inizia a strillare indicandomi con il braccio di cambiare strada.
Obbedisco senza fare una piega, tanto stavo vagando senza meta con la speranza di farlo addormentare. Arriviamo ad un altro incrocio e ci risiamo, urla isteriche finché non cambio strada.
Inizio a capire dove mi stava portando ma sinceramente non ci potevo credere. Ultimo incrocio, sbaglio volutamente.
Da lontano la panettiera si stava gustando la scena ridendo a crepapelle! Per un pezzo di schiaccia (o pizza bianca per i non toscani) si impara tutto, anche la destra e la sinistra!
Vi ho raccontato questo episodio per farvi capire come il sapersi orientare nello spazio è di fondamentale importanza per i bambini (soprattutto quelli affamati e golosi), perché permette loro di rapportarsi con l’ambiente circostante ma anche di interagire con i propri interlocutori.
All’inizio della scuola primaria poi, ci si attende dai bambini una discreta competenza nell’orientarsi e nel gestire lo spazio fisico dell’ambiente che li circonda e nel conoscere i termini specifici di riferimento.
In particolare, verrà chiesto di utilizzare adeguatamente lo spazio sul foglio e di scrivere lettere e numeri rispettandone le dimensioni, la posizione e la direzione.
È importante perciò che già nei primi anni di vita, attraverso giochi e attività grafiche, si possano sperimentare i concetti che sono alla base di tale competenza.
In rete è possibile trovare molte schede didattiche che portano i bambini a riflettere e consolidare i concetti topologici, la posizione nello spazio (in alto, in basso, sopra, sotto, vicino, lontano, più vicino, più lontano) e la direzione (destra, sinistra).
Per lo più si tratta di schede didattiche messe a disposizione da bravissime insegnanti della scuola dell’infanzia ma, come dico sempre, a ognuno il suo mestiere!
Lo so, state ripensando alla terribile esperienza della didattica a distanza “subita” durante il lockdown, dove vi siete ritrovati ad essere genitori ed insegnanti.
Come avevo spiegato nell’articolo che potete leggere qui, nulla di più controproducente, a meno che non siate esperti del settore.
Ovvio che quello che abbiamo vissuto e’ stato qualcosa di imprevedibile e la scuola, compresi gli insegnanti, hanno reagito navigando a vista, come meglio hanno potuto.
La partecipazione dei genitori in questo caso è stata fondamentale, quindi un bell’applauso ce lo meritiamo tutto.
Chiusa questa doverosa parentesi, torniamo a parlare di come possiamo aiutare i nostri figli a sviluppare in maniera spontanea la capacità di rapportarsi con l’ambiente circostante.
Per interiorizzare i principali concetti spaziali di vicino – lontano, dentro – fuori, sopra – sotto, davanti – dietro e destra – sinistra, non c’è niente di meglio del gioco!
Sviluppare i concetti topologici giocando a Logic City
Come vi avevo già raccontato qui, io e Furbetto siamo dei veri privilegiati (quando si dice che non tutti i mali vengono per nuocere 😜).
La nostra logopedista di fiducia è fantastica, scopre sempre dei magnifici giochi da proporci durante le sedute.
Lei li usa con lo scopo di sviluppare il linguaggio, a me piacciono per lo sviluppo delle competenze logico-matematiche e intanto lui si diverte!

Il gioco di cui voglio parlarvi è Logic City della casa produttrice spagnola Goula che ha vinto il premio 2018 per il miglior gioco educativo Educaflip.
Lo scopo del gioco è quello di riprodurre i diagrammi scritti sulle carte con i 14 pezzi di legno colorati che rappresentano degli edifici.

Il bambino seleziona una carta sfida che mostra una vista dall’alto e una vista frontale delle case da costruire e cerca di farlo rispettando i vincoli.
Il livello più semplice è facile e le case sono allineate, mentre negli altri due livelli le abitazioni devono essere disposte su una griglia 3×6 (tre righe e sei colonne).
I bambini più piccoli possono anche iniziare cercando di rappresentare le carte soluzione, familiarizzando così con il meccanismo di gioco.
Logic City può essere giocato da soli o in coppia: ogni giocatore dovrà completare una sfida logica senza commettere errori, andando così ad incrementare il proprio punteggio.
Come costruirlo a casa?
Il gioco che vi ho appena presentato, oltre ad essere ben fatto, ha il grande pregio di un costo abbastanza contenuto, una ventina di euro al massimo.
Se però volete fare a meno di riempire casa con ulteriori scatole di giocattoli, ecco per voi due facili suggerimenti per riutilizzare quello che sicuramente avrete già a disposizione.

Come potete vedere nell’immagine, le grandi confezioni di mattoncini colorati contengono le più svariate forme geometriche.
Non dovrete fare altro che selezionare quelle che meglio si prestano allo scopo del gioco e disegnare porte, finestre e le tegole per il tetto.
Questo permetterà ai bimbi di distinguere i mattoncini da impilare e di posizionarli in maniera corretta.

Se poi siete maniacali come me ( i giochi non si rovinano…😄) e di scrivere sui mattoncini non se ne parla, ecco una soluzione leggermente più laboriosa che vi darà grandissima soddisfazione.
Sapete quanto mi piaccia l’arte degli origami, così ho pensato di utilizzare dei semplicissimi foglietti di carta colorata per modellare cubi e piramidi a base quadrata sui quali disegnare liberamente.
Per eseguire le pieghe ho seguito dei tutorial trovati in rete e che vi segnalo qui sotto:
Una volta completati i vari pezzi non vi resta che costruire la base su cui disporre i mattoncini ( io ho disegnato una griglia 3×4 formata da quadrati il cui lato misura 5cm) e le carte sfida che dovranno contenere una vista frontale e una dall’alto.
A titolo di esempio ecco una carta sfida di livello “difficile” dove bisogna fare attenzione anche alla sequenza dei colori:

Se i vostri figli interpreteranno correttamente tutte le indicazioni, il risultato finale dovrebbe essere questo:

Naturalmente potete spaziare con la fantasia e creare moltissime combinazioni (sapreste dirmi quante con i mattoncini e la griglia costruita?😜).
L’importante è che facciate in modo che i bimbi verbalizzino quanto stanno facendo per acquisire sempre maggiore consapevolezza dei concetti topologici.
Per esempio possono dire: la porta gialla è sotto la finestra arancione, il tetto giallo è sopra la finestra rossa, la casa con il tetto rosso è dietro la casa con il tetto arancione…e così via.
Spero che questo gioco vi sia piaciuto e che possa fare divertire i vostri bimbi, compresi i fratelli maggiori che potrebbero aiutarvi con le pieghe della carta e familiarizzare con la geometria! 😜
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